giovedì 3 marzo 2011

Tossici o non tossici?

Rileggendo le dichiarazioni apparse su Varesenews il 28 febbraio “I rifiuti giunti a Saronno non dovrebbero essere tossici”  rimango perplesso per la leggerezza con la quale è stato trattato il problema.


Nello stesso giorno i partiti di minoranza presentavano una mozione urgente:



Mozione urgente: smaltimento di rifiuti tossici nel territorio di Saronno

PREMESSO CHE
- l’art. 114 comma 24, della legge n.388/2000 (Finanziaria 2001), individua 
l’area di Pioltello e Rodano (MI) come intervento di bonifica di interesse 
nazionale;
- con parere motivato emanato il 13 dicembre 2005 dalla Commissione della 
Comunità Europea per mancato adempimento, nei tempi indicati, di quanto 
previsto dalla sentenza di condanna per la bonifica delle discariche di rifiuti 
sui terreni della ditta SISAS, sita tra Pioltello e Rodano;
- nella riunione tenutasi in Bruxelles, in data 9 marzo 2010, si è ipotizzato di 
procedere al deposito del secondo ricorso comunitario contro l’Italia;
- il Consiglio dei Ministri del 16 aprile 2010, al fine di scongiurare il secondo 
ricorso da parte della Commissione Europea e l’irrogazione di una sanzione 
pecuniaria ha decretato, fino al 30 aprile 2011, lo stato di emergenza in 
relazione agli interventi di bonifica nella ex SISAS di Pioltello;
- il Commissario Delegato del Governo è autorizzato (art. 2, commi 1 e 2 
dell’OPCM 3874 del 2010) a realizzare siti di stoccaggio temporaneo dei 
rifiuti;
- il decreto della Regione Lombardia (n. 12680 del 26 ottobre del 2007) 
prevede lo stoccaggio temporaneo di rifiuti anche pericolosi, analoghi a quelli 
provenienti dal sito oggetto dell’Ordinanza Ministeriale;
- il Commissario Delegato ha decretato che sarà la ditta SOLTER srl, ubicata a 
Saronno, ad ospitare i rifiuti pericolosi e non, per un periodo di 21 giorni, allo 
stoccaggio temporaneo per un quantitativo massimo di 9.000 metri cubi di 
rifiuti pericolosi, confezionati in “big bags” provenienti dall’ex SISAS di 
Pioltello, imponendo che il flusso di rifiuti trasportato al giorno, da Pioltello a 
Saronno, non potrà superare i 1200 metri cubi fino al 27 febbraio;

tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE
DÀ MANDATO
al Sindaco, anche in relazione alle sue competenze di cui all’art. 50, 
comma 8, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.,
i. di accertare attraverso i sistemi considerati più opportuni se entro i 21 giorni 
i rifiuti saranno trasferiti da Saronno in altro sito o se permarranno sul 
territorio comunale;
ii. di individuare sistemi corretti di acquisizione di informazioni relative a 
passaggio, stoccaggio o trasferimento di sostanze tossiche e nocive per la 
salute sul territorio comunale;
iii. di  verificare  ed aggiornare il censimento di tutte le attività operanti sul 
territorio comunale che possano portare a danni per la salute pubblica;
iv. di verificare se il piano della sicurezza comunale contempli gli interventi in 
caso di incidenti conseguenti al trasporto o allo stoccaggio di sostanze 
tossiche all’interno del territorio del comune e, in caso anche parzialmente 
negativo, di apportarvi le opportune, urgenti integrazioni.
Saronno, li 28 febbraio 2011.



La mozione verrà poi ritirata dal consigliere Lorenzo Azzi dopo che, a seguito un sordo confronto, dove i capigruppo dei partiti di maggioranza hanno rifiutato di approvare il testo perché, oltre ad non aver avuto tempo di leggerlo con calma, non emergeva in modo chiaro una condanna al comportamento del commissario di governo per non aver informato il comune. 


Il giorno successivo 01 Marzo apparivano dichiarazione in totale contrasto con le precedenti:

Rifiuti tossici a Saronno: “Vogliamo subito un controllo ambientale” 


dove in conclusione venivano ripresi in pieno i concetti espressi dalla mozione urgente...

«Non mettiamo in dubbio che l'azienda sappia gestire questo tipo di rifiuti - spiega il sindaco -. Capiamo la fretta della Regione per non incorrere in sanzioni dall’Europa per la gestione di quei rifiuti.Ma vogliamo avere delle risposte. Perchè non siamo stati coinvolti? Perchè chiamando in Regione non ne erano a conoscenza gli organi politici ma solo dei dirigenti di settore? Perchè dalla Provincia di Varese, che ha ricevuto la lettera dal commissario di Governo, non siamo stati avvisati di questa operazione? Ma soprattutto, cosa contengono questi sacchi esattamente? Quel terreno è contaminato con dei prodotti chimici? Quali? Perchè mandarli proprio a Saronno? Siamo certi che durante il tragitto dei camion non venga disperso niente?»



Scusate...


Nessun commento:

Posta un commento