martedì 22 marzo 2011

COMUNICATO STAMPA DEL 22 MARZO 2011




In merito alla manifestazione tenutasi sabato 19 marzo organizzata dal Centro Sociale Telos:
Ci domandiamo come possa una manifestazione, contro degli "avvisi orali" inviati dalla Questura ad alcuni attivisti, trasformarsi in simile putiferio.
Unione Italiana crede fermamente nel diritto di poter manifestare liberamente la propria libertà di pensiero, come sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione, ma condanna altrettanto fermamente atti violenti volti a ledere la proprietà pubblica e privata.
Il clima di tensione venutosi a creare in città lo scorso sabato ha leso paradossalmente la libertà personale di tutti: cittadini, manifestanti, forze dell’ordine e commercianti.
Se la volontà fosse stata davvero pacifica perché coprirsi il volto? Perché indossare caschi da motociclista?
Non si condanna nessuno a priori, soprattutto quando le intenzioni sono realmente pacifiche, ci chiediamo però perché i ragazzi del Telos non siano stati in grado di isolare determinati individui che hanno poi portato alla generazione degli scontri.
Chiediamo ai ragazzi di Telos di mettersi nei panni di chi sabato ha subito danni:
I cittadini, che non hanno potuto di godersi in serenità la propria città.
I commercianti, che hanno subito un forte danno economico.
Alle Forze dell’Ordine, che nonostante ciò che i ragazzi di Telos pensano, erano lì per garantire anche la loro sicurezza e la possibilità di farli manifestare pacificamente.
Provino ora a riflettere: è in questo modo che intendono dimostrare il loro pensiero?
Noi ci chiediamo come facciano a non capire che comportamenti di questo genere non giovano alla loro causa, e per di più allontanano il pensiero comune dalle loro esigenze e da quanto per loro è importante.
Fabio Paticella
Coordinatore UI Saronno

domenica 6 marzo 2011

Un piccolo appunto sui 9000mq di rifiuti giunti a Saronno (parte prima)


Scusate se ho infarcito di link il post, ma servono per comprendere la questione.
La Repubblica il 3 di settembre 2010 pubblica il risultato del bando di gara del Ministero dell’Ambiente per la bonifica della ex Sisas di Pioltello – Rodano.
Il bando di gara è stata vinto dalla società Daneco, del gruppo Unendo
Daneco si è aggiudicata la gara con una offerta di circa 37 milioni di euro (8 in meno rispetto ai 45 messi a disposizione dal bando). Con l’assegnazione dei lavori alla Daneco, di fatto termina il compito del precedente bonificatore, la TR Estate 2 di Giuseppe Grossi, coinvolto nello scandalo di Milano Santa Giulia.
Con la controllata Waste Italia dei fratelli Colucci, Unendo costituisce una delle più grandi realtà italiane nel settore della gestione rifiuti, con una trentina di società attive in tutta Italia. Nel gruppo, la Daneco Impianti si occupa di gestione discariche e bonifiche ambientali.
Pietro Colucci, presidente di Waste Italia, è anche presidente di Assoambiente, l’organizzazione di Confindustria del settore rifiuti.

giovedì 3 marzo 2011

In Piemonte nessuno vuole i rifiuti tossici di Pioltello!


Fatevi un'idea quello che ci siamo "ritrovati" a Saronno...

In Piemonte nessuno vuole i rifiuti tossici di Pioltello!

Tossici o non tossici?

Rileggendo le dichiarazioni apparse su Varesenews il 28 febbraio “I rifiuti giunti a Saronno non dovrebbero essere tossici”  rimango perplesso per la leggerezza con la quale è stato trattato il problema.


Nello stesso giorno i partiti di minoranza presentavano una mozione urgente:



Mozione urgente: smaltimento di rifiuti tossici nel territorio di Saronno

PREMESSO CHE
- l’art. 114 comma 24, della legge n.388/2000 (Finanziaria 2001), individua 
l’area di Pioltello e Rodano (MI) come intervento di bonifica di interesse 
nazionale;
- con parere motivato emanato il 13 dicembre 2005 dalla Commissione della 
Comunità Europea per mancato adempimento, nei tempi indicati, di quanto 
previsto dalla sentenza di condanna per la bonifica delle discariche di rifiuti 
sui terreni della ditta SISAS, sita tra Pioltello e Rodano;
- nella riunione tenutasi in Bruxelles, in data 9 marzo 2010, si è ipotizzato di 
procedere al deposito del secondo ricorso comunitario contro l’Italia;
- il Consiglio dei Ministri del 16 aprile 2010, al fine di scongiurare il secondo 
ricorso da parte della Commissione Europea e l’irrogazione di una sanzione 
pecuniaria ha decretato, fino al 30 aprile 2011, lo stato di emergenza in 
relazione agli interventi di bonifica nella ex SISAS di Pioltello;
- il Commissario Delegato del Governo è autorizzato (art. 2, commi 1 e 2 
dell’OPCM 3874 del 2010) a realizzare siti di stoccaggio temporaneo dei 
rifiuti;
- il decreto della Regione Lombardia (n. 12680 del 26 ottobre del 2007) 
prevede lo stoccaggio temporaneo di rifiuti anche pericolosi, analoghi a quelli 
provenienti dal sito oggetto dell’Ordinanza Ministeriale;
- il Commissario Delegato ha decretato che sarà la ditta SOLTER srl, ubicata a 
Saronno, ad ospitare i rifiuti pericolosi e non, per un periodo di 21 giorni, allo 
stoccaggio temporaneo per un quantitativo massimo di 9.000 metri cubi di 
rifiuti pericolosi, confezionati in “big bags” provenienti dall’ex SISAS di 
Pioltello, imponendo che il flusso di rifiuti trasportato al giorno, da Pioltello a 
Saronno, non potrà superare i 1200 metri cubi fino al 27 febbraio;

tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE
DÀ MANDATO
al Sindaco, anche in relazione alle sue competenze di cui all’art. 50, 
comma 8, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.,
i. di accertare attraverso i sistemi considerati più opportuni se entro i 21 giorni 
i rifiuti saranno trasferiti da Saronno in altro sito o se permarranno sul 
territorio comunale;
ii. di individuare sistemi corretti di acquisizione di informazioni relative a 
passaggio, stoccaggio o trasferimento di sostanze tossiche e nocive per la 
salute sul territorio comunale;
iii. di  verificare  ed aggiornare il censimento di tutte le attività operanti sul 
territorio comunale che possano portare a danni per la salute pubblica;
iv. di verificare se il piano della sicurezza comunale contempli gli interventi in 
caso di incidenti conseguenti al trasporto o allo stoccaggio di sostanze 
tossiche all’interno del territorio del comune e, in caso anche parzialmente 
negativo, di apportarvi le opportune, urgenti integrazioni.
Saronno, li 28 febbraio 2011.



La mozione verrà poi ritirata dal consigliere Lorenzo Azzi dopo che, a seguito un sordo confronto, dove i capigruppo dei partiti di maggioranza hanno rifiutato di approvare il testo perché, oltre ad non aver avuto tempo di leggerlo con calma, non emergeva in modo chiaro una condanna al comportamento del commissario di governo per non aver informato il comune. 


Il giorno successivo 01 Marzo apparivano dichiarazione in totale contrasto con le precedenti:

Rifiuti tossici a Saronno: “Vogliamo subito un controllo ambientale” 


dove in conclusione venivano ripresi in pieno i concetti espressi dalla mozione urgente...

«Non mettiamo in dubbio che l'azienda sappia gestire questo tipo di rifiuti - spiega il sindaco -. Capiamo la fretta della Regione per non incorrere in sanzioni dall’Europa per la gestione di quei rifiuti.Ma vogliamo avere delle risposte. Perchè non siamo stati coinvolti? Perchè chiamando in Regione non ne erano a conoscenza gli organi politici ma solo dei dirigenti di settore? Perchè dalla Provincia di Varese, che ha ricevuto la lettera dal commissario di Governo, non siamo stati avvisati di questa operazione? Ma soprattutto, cosa contengono questi sacchi esattamente? Quel terreno è contaminato con dei prodotti chimici? Quali? Perchè mandarli proprio a Saronno? Siamo certi che durante il tragitto dei camion non venga disperso niente?»



Scusate...


mercoledì 2 marzo 2011

Un piano per la qualità dell'aria

Ieri, 01 Marzo 2011, si sono riuniti gli assessori regionali del bacino padano, il risultato dell'incontro è stata una lettera di esortazione al Ministro dell'ambiente Prestigiacomo, affinché lo Stato Italiano disponga al più breve un Piano Nazionale che comprenda misure e risorse per ridurre la concentrazione di polveri sottili e gli ossidi d'azoto.
Purtroppo le condizioni climatiche ed orografiche del nostro bacino sono avverse alla dispersione degli inquinanti, rendendo insufficiente l'impegno delle singole amministrazioni.
Il 2015 ci attende, da soli non possiamo raggiungere nessun risultato, è auspicabile che gli interventi che verranno presi in considerazione siano suffragati da studi scientifici, tali da dimostrare la loro effettiva bontà.

Hýbris

è un termine tecnico della tragedia greca e della letteratura greca, che compare nella Poetica di Aristotele (il più antico studio critico su questo genere). Significa letteralmente "tracotanza", "eccesso", "superbia", “orgoglio” o "prevaricazione".
Nella trama della tragedia, la hýbris è un evento accaduto nel passato che influenza in modo negativo gli eventi del presente.

È una “colpa” dovuta a un’azione che vìola leggi divine immutabili, ed è la causa per cui, anche a distanza di molti anni, i personaggi o la loro discendenza sono portati a commettere crimini o subire azioni malvagie. Al termine hýbris viene spesso associato, come diretta conseguenza, quello di "némesis", in greco νέμεσις, che significa "vendetta degli dèi", "ira", "sdegno" e che quindi si riferisce alla punizione giustamente inflitta dagli dèi a chi si macchia di tracotanza.