martedì 20 dicembre 2011

Ciao Max, nessuno potrà cancellare il ricordo di un sorriso.


Quando ci lascia un ragazzo giovane, un amico, fin da subito percepiamo dentro di noi un vuoto incolmabile.

Poi, con il trascorrere delle ore, dei giorni, nella nostra immaginazione si affollano i ricordi, alcuni lieti altri dolorosi, delle esperienze condivise. E quel vuoto, che prima ci sembrava impossibile da colmare, si riempie rendendo meno doloroso il distacco.

È sempre difficile scrivere qualcosa per ricordare un amico che non c’è più.

Ancor più difficile è per me, oggi, dedicare qualche riga al mio amico Max che se n’è andato in silenzio, lui che ha riempito di parole, dette a voce e scritte, la vita di chi ha condiviso tante esperienze con lui.

È difficile scrivere di Max, ma lo farò perché avevamo una passione in comune che ci ha fatto conoscere: la politica.
Difficile da comprendere questa passione: avevamo entrambi condiviso lo stesso spirito e la volontà di mettersi in gioco.
Ma chi disprezza la politica, e oggi purtroppo non è difficile, non può capire la gioia che si prova e di quanto dia soddisfazione mettersi al servizio della società realizzando progetti e nel vedere che i propri valori e i propri ideali prendono forma, immortalando per sempre la loro esistenza.

Nessuno potrà mai cancellare le parole scritte, nessuno potrà cancellare il ricordo di un sorriso, nessuno potrà mai fermare un'idea.

ciao Max

F.

lunedì 17 ottobre 2011

La manifestazione di Sabato 15 ottobre, le maledette zone d’ombra:



Un legittimo diritto, quello di manifestare, che s’incrocia con sincere e giustificate paure per il futuro, nonostante il tema che ha portato a questa crisi economica, andrebbe trattato in aule universitarie piuttosto che nelle strade.
Abbiamo visto come in tutto il mondo siano scesi in piazza pacificamente diversi gruppi anticapitalisti, senza causare alcun incidente.
L’unica città messa a ferro e fuoco è in Italia, come se nella nostra patria esistesse una voragine in grado di inghiottire tutto, da una sub-cultura che alimenta la spirale fatta di ideologie fallite, a politiche incapaci di parlare alla gente.

E sabato abbiamo visto sfilare a Roma tutti coloro che avevano qualcosa da reclamare contro le istituzioni: dai No-Tav ai gruppi filo-palestinesi; in un groviglio pieno di zone d’ombra.

Immagino che negli scontri di Roma, si siano trovati in mezzo molti ragazzi che non avevano nessuna volontà di creare disordini, ma ritengo che molte delle persone scese in piazza sabato non abbiano ancora deciso “se stare con lo stato o coi black bloc” ; persone che che non vogliono assumersi responsabilità e che non si preoccupano di organizzare  manifestazioni impermeabili a gruppi delinquenziali.

Perchè se i “black bloc” erano davvero poche centinaia, come molti politici si sono affrettati ad analizzare e condannare , in modo che tanto assomiglia ad un alibi, come mai nessuno a pensato di espellerli per tempo?

Purtroppo, in una situazione di totale ambiguità, dove le censure del post disastro occultano la comoda tolleranza della vigilia, è facile dire che i giovani hanno ragione, quando nessuno, tra maggioranza e opposizione ha idee chiare su cosa fare per loro.
L’unica idea chiara che abbiamo è di una nazione fragile, incapace di affrontare la violenza di piazza, come in una democrazia immatura.
E di una società piena di giovani di buona fede, alla quale si mescolano facilmente, a causa della debolezza di questo stato, violenti e delinquenti.

Siamo davvero sicuri che vogliamo esportare “questa democrazia”? Quando non siamo nemmeno in grado di garantirla nella nostra Patria.



Fabio Paticella

venerdì 14 ottobre 2011

Risposta al Consigliere Pozzi


Gentile Consigliere Pozzi,
confermo che il suo intervento risulta allarmistico ed inutile ·

Allarmistico, perche' non si e' curato minimamente di conoscere le ragioni del problema contingente che ha creato l'abnorme afflusso di utenti e delle conseguenti lunghe attese, che nulla hanno a che vedere con la struttura vecchia ed inadeguata.

Inutile, in quanto le puntuali spiegazioni ed i programmi di miglioramento, che il Direttore Generale della Asl di Varese ha fornito erano già tutte a conoscenza dell`assessore e del sindaco. 

Non vorrà mica prendersi il merito di aver determinato alcunchè con il suo intervento?

Anche una struttura all’avanguardia non avrebbe potuto risolvere il problema di questi giorni, senza dubbio avrebbe potuto recepire meglio le persone, ma non risolvere nulla!
Le consiglio di visitare le altre strutture presenti nella provincia, così potrà riscontrare di persona che la situazione non è diversa.

Il richiamo che le ho fatto, aveva uno scopo ben preciso, che Lei purtroppo non ha colto: da un consigliere di maggioranza, un responsabile uomo della amministrazione pubblica, mi sarei aspettato una puntuale spiegazione delle ragioni del problema, al fine di aiutare i cittadini e l`amministrazione stessa ad affrontarlo e gestirlo assieme.

I toni e la descrizione dei fatti, erano studiate ad arte per captare a suo favore ed a favore della sua parte politica, la benevolenza ed il consenso dei cittadini costretti loro malgrado a lunghe file.

Ribadisco allarmistico,inutile, capzioso oltre che tardivo.


Mi spiace ma non concordo, nè sul metodo, nè tantomeno sulla sostanza del suo intervento.

Credo che far politica significhi servire ed aiutarei cittadini, ma mai e poi mai strumentalizzarli, certo è che da un uomo abituato a stare all’opposizione ed alla critica mi rendo conto è difficile pretendere di più

Fabio Paticella
Coordinatore Unione Italiana Saronno

mercoledì 28 settembre 2011

il coltello nella schiena...

 L'altra sera in Consiglio Comunale che per la prima volta e’ stata espressa dall'assessore al bilancio la volontà futura di aumentare l'addizionale Irpef... ahi ahi ahi

Vi avevano promesso il Parco Isotta e il rilancio del commercio col "Centro Commerciale Naturale"???
Bene le imprese memorabili di questa a amministrazione sono i bugiardi 30 all'ora, un bel gabbiotto per le biciclette dei dipendenti comunali e lo spettro di un MEGA CENTRO COMMERCIALE a ridosso del centro.... i commercianti del centro non si sentono un coltello nella schiena? :) 

Proviamo a tradurre?

Allora tentiamo di capire:


I consiglieri di Saronno Servizi non vengono eletti, bensì nominati dal Sindaco, normalmente su indicazione dai partiti che compongono la maggioranza.


cito le parole dei consiglieri dimissionari:
«Le dimissioni non sono state indotte da necessità di natura riorganizzativa dell’organo di governo della Società, ma bensì da una situazione di rottura determinatasi tra il Presidente e i tre componenti di maggioranza del Consiglio -. Le cause che hanno determinato questa situazione di rottura non sono minimamente da ricondurre a problemi di natura “politica”, come detto da più esponenti dell’opposizione, ma ad una mancanza di collegialità nella conduzione aziendale che ha visto il Presidente, in diverse occasioni, a fronte di opinioni difformi espresse dai consiglieri, mettere in votazione scelte fatte in totale autonomia, senza una ricerca dei necessari e obbligati elementi di condivisione e trovandosi quindi i voti contrari di consiglieri di maggioranza su importanti scelte organizzative».


Dunque se non ci fosse collegialità, significa che i partiti, che queste persone rappresentano, non siano adeguatamente coesi... o mi sbaglio?


Oppure queste persone sono state lasciate libere di operare nel modo che loro ritenevano più opportuno?
Considerando che nessuno di loro è stato eletto, bensì solo nominato da gruppi politici, non ritengo sia opportuno il loro operato.


Io ribadisco la mia analisi:


Dal punto di vista è un chiarissimo segno di frattura, o ancor peggio (ma la reputo ridicola) la totale incapacità dei gruppi politici di gestire i propri uomini.


Quello che mi spaventa di tutto questo è la mancata capacità di offrire una sola versione, la totale anarchia anche nella comunicazione, che mi spinge a pensare che il presidente (riconfermato)si sia sentito sollevato dal fatto che questi "liberi pensatori" se ne siano andati...

giovedì 8 settembre 2011

Porro ci spieghi quali sono le incomprensioni!


Prima della pausa estiva le dimissioni di tre membri del CdA di Saronno Servizi erano
state spacciate come una scelta consapevole atta a ridurre i costi (con questa scusa,
ridotto il CdA a 3 componenti, l’Amministrazione saronnese “regala” un terzo del Consiglio
agli altri Comuni soci che, messi insieme, hanno si è no il 2% del capitale sociale, per il
98% pagato dai Saronnesi!).
Ma ieri, purtroppo per noi saronnesi, è emersa la verità: quali sarebbero le incomprensioni
tali da rallentare il lavoro della Saronno Servizi? Ma Saronno Servizi non dovrebbe essere
altro che lo specchio dell’Amministrazione?
Riassumiamo la situazione. Un CdA composto da un presidente nominato dal Pd, e un
membro a testa per Socialisti, Tu@Saronno e uno per l’anima di estrema sinistra: è
possibile che queste incomprensioni siano da imputare esclusivamente ai soggetti
nominati?
La nostra sensazione è che ci sia ben altro, considerato anche il totale immobilismo tra le mura di
piazza Repubblica. Quelle che sono state definite sbrigativamente “incomprensioni” hanno fino a
oggi prodotto risultati che definire insignificanti sarebbe un complimento: basta ricordare, solo a
titolo di esempio, il deposito delle biciclette per i dipendenti comunali (una spesuccia da 20mila
euro...), un limite di velocità imposto a caso e ovviamente non rispettato da nessuno e ben poco
altro.
Sulla questione della Saronno Servizi il sindaco Porro parla di “incompatibilità di fondo”: mi auguro
stia scherzando! Un atto del genere, le dimissioni dei membri dei tre partiti minori, che ha portato
ad una chiara delegittimazione del Presidente della partecipata, può avere una sola chiave di
lettura: una seria crisi tra le diverse anime della maggioranza; e di ciò v’è traccia esplicita nei
verbali del Consiglio di Amministrazione, da cui emergono a chiare lettere i contrasti tra gli
Consiglieri, le votazioni non unanimi, le dichiarazioni di voto contrario fatte allegare a verbale.
Purtroppo si sta verificando ciò che era stato ampiamente preventivato in campagna elettorale: gli
irrealizzabili voli pindarici dell’allora candidato sindaco si scontrano con la realtà.
Un pachidermico programma elettorale sta partorendo un topolino, a quanto pare in modo molto
travagliato: e i goffi e maldestri tentativi di nascondere i forti dissidi interni stanno ulteriormente
immobilizzando Saronno. I cittadini possono ringraziare l’Amministrazione dei litigi, del non fare e
della finta trasparenza e partecipazione.

Fabio Paticella
Coordinatore Unione Italiana Saronno

giovedì 26 maggio 2011

Una mattina in centro...


Questa mattina mentre mi recavo a prendere un caffè con un amico, commerciante del centro, sono stato involontario testimone di una situazione alquanto negativa, che grazie ad un attento carabiniere si è concluso nel migliore dei modi.
Mentre ci incamminavamo verso  Piazza De Gasperi, abbiamo sentito provenire da Piazza Libertà delle forti urla: “Fermatelo! Al ladro!”, incuriositi ci siamo diretti verso Corso Italia e abbiamo visto sfrecciare, a piedi, davanti a noi un individuo inseguito da un carabiniere di quartiere.
Abbiamo appena fatto in tempo a vederlo voltare in via Caronni tallonato dal pronto carabiniere, che dopo pochi metri è riuscito a raggiungerlo ed immobilizzarlo.
Mentre uno scroscio di applausi dei passanti, testimoni dell’accaduto, accompagnava il militare che riportava il fuggitivo verso il luogo del presunto reato, emergeva quanto fosse accaduto.
L’uomo era accusato di aver appena sottratto, all’interno di un negozio di via Portici, la borsa di una donna.
Il diligente militare è stato in grado di tenere a distanza il folto capannello che in pochi minuti gli si era formato intorno, persone visibilmente stanche di una situazione di insicurezza venutasi a creare nel centro storico.
Tra i passanti che inveivano contro il presunto delinquente il militare ha mantenuto un atteggiamento risoluto, attendendo qualche minuto l’arrivo della pattuglia venuta a prelevare il fermato.
Vorrei elogiare  il tempestivo intervento dell’agile e accorto militare, il quale ha permesso che l’ennesimo reato di microcriminalità non passasse impunito.


Fabio Paticella

sabato 23 aprile 2011

te lo dico... (tre)


La polizia locale riduce l’uso del “manganello”




Ennesimo risibile provvedimento da parte di questa amministrazione. Togliere uno strumento di autodifesa come il distanziatore, dalla già scarsa dotazione degli agenti di polizia locale, ha un significato ben preciso: addossare agli agenti le colpe di quanto "Le Iene" hanno voluto far emergere nel corso del loro servizio.  

Cosa vuol fare con questo gesto l'amministrazione?

Mettere in castigo gli agenti prima che chi ne ha le competenze abbia giudicato?

Gli agenti di polizia locale hanno seguito un corso per utilizzare , nel modo più appropriato, il distanziatore. Probabilmente non saranno tutti laureati in lingua romanza, come già sottolineato dall'assessore Giuseppe Nigro, ma hanno le competenze per utilizzare correttamente tutti gli strumenti di autodifesa in loro dotazione.
Purtroppo corriamo il rischio di abituarci alle goliardate di quest'amministrazione, non ci stupiremmo se la prossima volta chiedessero agli agenti di polizia locale di andare a sedare una rissa tenendo tra le mani un fiore.

mercoledì 6 aprile 2011

te lo dico... (due)

Saronno perde un'altra occasione:
insediare la Tenenza della GdF in via Don Luigi Monza non significava dare solo una sede decorosa ai militari, ma anche rendere più sicuro un intero quartiere.
Lo stabile verrà assegnato a chi attualmente ha già una sede e  che permette loro di svolgere i loro compiti in maniera degna.
Sarà praticamente un trasloco, che costerà alla città
 oltre 500.000,00 EURO! (Laurà dal comùn, laurà da nisun?)

Senza offrire nessun nuovo servizio alla città. (che GENI!)
L'elevazione dell'attuale Tenenza della GdF al grado Compagnia avrebbe portato nuovi uomini, senza considerare la valenza territoriale che avrebbe assunto.


UN ALTRO TRENO PERSO!


Te lo dico... (uno)

Eppure per un momento mi son chiesto se non avessero per caso ragione loro...
Questi piccoli, e non solo di dimensioni mediatiche, imitatori di Travaglio. 
Arroganti e supponenti allo stesso modo, ma con parecchie competenze in meno.
Si nutrono della diffidenza, dell’indignazione, dell’ostilità, del disprezzo piccolo borghese per la politica, le nuove caste del potere.
Si crogiolano nel populismo in modo tanto considerevole, da far diventare l'attuazione della legge Brunetta un comizio da campagna elettorale....
BOCCIATI

lunedì 4 aprile 2011

Hanno detto...

Slegheremo la parte corrente del Bilancio dagli oneri di urbanizzazione...
ahhhhhhhhh......davvero?

martedì 22 marzo 2011

COMUNICATO STAMPA DEL 22 MARZO 2011




In merito alla manifestazione tenutasi sabato 19 marzo organizzata dal Centro Sociale Telos:
Ci domandiamo come possa una manifestazione, contro degli "avvisi orali" inviati dalla Questura ad alcuni attivisti, trasformarsi in simile putiferio.
Unione Italiana crede fermamente nel diritto di poter manifestare liberamente la propria libertà di pensiero, come sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione, ma condanna altrettanto fermamente atti violenti volti a ledere la proprietà pubblica e privata.
Il clima di tensione venutosi a creare in città lo scorso sabato ha leso paradossalmente la libertà personale di tutti: cittadini, manifestanti, forze dell’ordine e commercianti.
Se la volontà fosse stata davvero pacifica perché coprirsi il volto? Perché indossare caschi da motociclista?
Non si condanna nessuno a priori, soprattutto quando le intenzioni sono realmente pacifiche, ci chiediamo però perché i ragazzi del Telos non siano stati in grado di isolare determinati individui che hanno poi portato alla generazione degli scontri.
Chiediamo ai ragazzi di Telos di mettersi nei panni di chi sabato ha subito danni:
I cittadini, che non hanno potuto di godersi in serenità la propria città.
I commercianti, che hanno subito un forte danno economico.
Alle Forze dell’Ordine, che nonostante ciò che i ragazzi di Telos pensano, erano lì per garantire anche la loro sicurezza e la possibilità di farli manifestare pacificamente.
Provino ora a riflettere: è in questo modo che intendono dimostrare il loro pensiero?
Noi ci chiediamo come facciano a non capire che comportamenti di questo genere non giovano alla loro causa, e per di più allontanano il pensiero comune dalle loro esigenze e da quanto per loro è importante.
Fabio Paticella
Coordinatore UI Saronno

domenica 6 marzo 2011

Un piccolo appunto sui 9000mq di rifiuti giunti a Saronno (parte prima)


Scusate se ho infarcito di link il post, ma servono per comprendere la questione.
La Repubblica il 3 di settembre 2010 pubblica il risultato del bando di gara del Ministero dell’Ambiente per la bonifica della ex Sisas di Pioltello – Rodano.
Il bando di gara è stata vinto dalla società Daneco, del gruppo Unendo
Daneco si è aggiudicata la gara con una offerta di circa 37 milioni di euro (8 in meno rispetto ai 45 messi a disposizione dal bando). Con l’assegnazione dei lavori alla Daneco, di fatto termina il compito del precedente bonificatore, la TR Estate 2 di Giuseppe Grossi, coinvolto nello scandalo di Milano Santa Giulia.
Con la controllata Waste Italia dei fratelli Colucci, Unendo costituisce una delle più grandi realtà italiane nel settore della gestione rifiuti, con una trentina di società attive in tutta Italia. Nel gruppo, la Daneco Impianti si occupa di gestione discariche e bonifiche ambientali.
Pietro Colucci, presidente di Waste Italia, è anche presidente di Assoambiente, l’organizzazione di Confindustria del settore rifiuti.

giovedì 3 marzo 2011

In Piemonte nessuno vuole i rifiuti tossici di Pioltello!


Fatevi un'idea quello che ci siamo "ritrovati" a Saronno...

In Piemonte nessuno vuole i rifiuti tossici di Pioltello!

Tossici o non tossici?

Rileggendo le dichiarazioni apparse su Varesenews il 28 febbraio “I rifiuti giunti a Saronno non dovrebbero essere tossici”  rimango perplesso per la leggerezza con la quale è stato trattato il problema.


Nello stesso giorno i partiti di minoranza presentavano una mozione urgente:



Mozione urgente: smaltimento di rifiuti tossici nel territorio di Saronno

PREMESSO CHE
- l’art. 114 comma 24, della legge n.388/2000 (Finanziaria 2001), individua 
l’area di Pioltello e Rodano (MI) come intervento di bonifica di interesse 
nazionale;
- con parere motivato emanato il 13 dicembre 2005 dalla Commissione della 
Comunità Europea per mancato adempimento, nei tempi indicati, di quanto 
previsto dalla sentenza di condanna per la bonifica delle discariche di rifiuti 
sui terreni della ditta SISAS, sita tra Pioltello e Rodano;
- nella riunione tenutasi in Bruxelles, in data 9 marzo 2010, si è ipotizzato di 
procedere al deposito del secondo ricorso comunitario contro l’Italia;
- il Consiglio dei Ministri del 16 aprile 2010, al fine di scongiurare il secondo 
ricorso da parte della Commissione Europea e l’irrogazione di una sanzione 
pecuniaria ha decretato, fino al 30 aprile 2011, lo stato di emergenza in 
relazione agli interventi di bonifica nella ex SISAS di Pioltello;
- il Commissario Delegato del Governo è autorizzato (art. 2, commi 1 e 2 
dell’OPCM 3874 del 2010) a realizzare siti di stoccaggio temporaneo dei 
rifiuti;
- il decreto della Regione Lombardia (n. 12680 del 26 ottobre del 2007) 
prevede lo stoccaggio temporaneo di rifiuti anche pericolosi, analoghi a quelli 
provenienti dal sito oggetto dell’Ordinanza Ministeriale;
- il Commissario Delegato ha decretato che sarà la ditta SOLTER srl, ubicata a 
Saronno, ad ospitare i rifiuti pericolosi e non, per un periodo di 21 giorni, allo 
stoccaggio temporaneo per un quantitativo massimo di 9.000 metri cubi di 
rifiuti pericolosi, confezionati in “big bags” provenienti dall’ex SISAS di 
Pioltello, imponendo che il flusso di rifiuti trasportato al giorno, da Pioltello a 
Saronno, non potrà superare i 1200 metri cubi fino al 27 febbraio;

tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE
DÀ MANDATO
al Sindaco, anche in relazione alle sue competenze di cui all’art. 50, 
comma 8, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.,
i. di accertare attraverso i sistemi considerati più opportuni se entro i 21 giorni 
i rifiuti saranno trasferiti da Saronno in altro sito o se permarranno sul 
territorio comunale;
ii. di individuare sistemi corretti di acquisizione di informazioni relative a 
passaggio, stoccaggio o trasferimento di sostanze tossiche e nocive per la 
salute sul territorio comunale;
iii. di  verificare  ed aggiornare il censimento di tutte le attività operanti sul 
territorio comunale che possano portare a danni per la salute pubblica;
iv. di verificare se il piano della sicurezza comunale contempli gli interventi in 
caso di incidenti conseguenti al trasporto o allo stoccaggio di sostanze 
tossiche all’interno del territorio del comune e, in caso anche parzialmente 
negativo, di apportarvi le opportune, urgenti integrazioni.
Saronno, li 28 febbraio 2011.



La mozione verrà poi ritirata dal consigliere Lorenzo Azzi dopo che, a seguito un sordo confronto, dove i capigruppo dei partiti di maggioranza hanno rifiutato di approvare il testo perché, oltre ad non aver avuto tempo di leggerlo con calma, non emergeva in modo chiaro una condanna al comportamento del commissario di governo per non aver informato il comune. 


Il giorno successivo 01 Marzo apparivano dichiarazione in totale contrasto con le precedenti:

Rifiuti tossici a Saronno: “Vogliamo subito un controllo ambientale” 


dove in conclusione venivano ripresi in pieno i concetti espressi dalla mozione urgente...

«Non mettiamo in dubbio che l'azienda sappia gestire questo tipo di rifiuti - spiega il sindaco -. Capiamo la fretta della Regione per non incorrere in sanzioni dall’Europa per la gestione di quei rifiuti.Ma vogliamo avere delle risposte. Perchè non siamo stati coinvolti? Perchè chiamando in Regione non ne erano a conoscenza gli organi politici ma solo dei dirigenti di settore? Perchè dalla Provincia di Varese, che ha ricevuto la lettera dal commissario di Governo, non siamo stati avvisati di questa operazione? Ma soprattutto, cosa contengono questi sacchi esattamente? Quel terreno è contaminato con dei prodotti chimici? Quali? Perchè mandarli proprio a Saronno? Siamo certi che durante il tragitto dei camion non venga disperso niente?»



Scusate...


mercoledì 2 marzo 2011

Un piano per la qualità dell'aria

Ieri, 01 Marzo 2011, si sono riuniti gli assessori regionali del bacino padano, il risultato dell'incontro è stata una lettera di esortazione al Ministro dell'ambiente Prestigiacomo, affinché lo Stato Italiano disponga al più breve un Piano Nazionale che comprenda misure e risorse per ridurre la concentrazione di polveri sottili e gli ossidi d'azoto.
Purtroppo le condizioni climatiche ed orografiche del nostro bacino sono avverse alla dispersione degli inquinanti, rendendo insufficiente l'impegno delle singole amministrazioni.
Il 2015 ci attende, da soli non possiamo raggiungere nessun risultato, è auspicabile che gli interventi che verranno presi in considerazione siano suffragati da studi scientifici, tali da dimostrare la loro effettiva bontà.

Hýbris

è un termine tecnico della tragedia greca e della letteratura greca, che compare nella Poetica di Aristotele (il più antico studio critico su questo genere). Significa letteralmente "tracotanza", "eccesso", "superbia", “orgoglio” o "prevaricazione".
Nella trama della tragedia, la hýbris è un evento accaduto nel passato che influenza in modo negativo gli eventi del presente.

È una “colpa” dovuta a un’azione che vìola leggi divine immutabili, ed è la causa per cui, anche a distanza di molti anni, i personaggi o la loro discendenza sono portati a commettere crimini o subire azioni malvagie. Al termine hýbris viene spesso associato, come diretta conseguenza, quello di "némesis", in greco νέμεσις, che significa "vendetta degli dèi", "ira", "sdegno" e che quindi si riferisce alla punizione giustamente inflitta dagli dèi a chi si macchia di tracotanza.